mercoledì 28 settembre 2011

Shopping


- Al Festival delle Illusioni e delle Allusioni, avevo comprato una serie di film Ossessivi. Ma in pubblico facevano impressione, così me li sto guardando in salotto, gettando sul tappeto memorie e popcorn...

- All'Emporio Abbigliamento, nel reparto Cretineria avevo trovato un capo che mi stava a pennello, l'ho comprato ma in strada ridevano tutti, così l'ho gettato e ora ridono molto di meno, anche se vado in giro in mutande...

- Al Super, nel reparto carni, ho acquistato una confezione di zampini di gatto, così ne ho una scorta e non devo lasciarci il mio, ogni volta che vado al lardo...

- Al Centro Mobili ho acquistato un letto con incorporata una doccia fredda, che si scarica automaticamente nella fase REM dei sogni...

- Uno sfasciacarrozze mi ha venduto una Macchina del Tempo d'occasione, ma quando l'ho avviata e ho impostato 1960, si è sfasciata come una carrozza...

- In libreria ho comprato due libri, il "Manuale del sovrappensiero", ma me lo sono dimenticato sull'autobus, e "Cento modi per scacciare i chiodi", ma mi sono già dato due martellate sulle dita...

martedì 27 settembre 2011

Atterraggio


Dopo una chiusura di oltre 5 mesi, riapro i battenti di questo giornaletto, per vedere se mi torna la voglia di scriverci qualcosa. Magari la ripartenza sarà un po’ incerta , ma la batteria era quasi scarica …Il motore scoppietterà ed andrà un po’ a strappi, ma spero che riprenda a carburare decentemente senza fermarsi di nuovo.
E’ stato un lungo silenzio, come se avessi improvvisamente sbagliato direzione durante la mia quasi quotidiana sgambata lungo il sentiero di questo blog, perdendo per strada anche il filo dei pensieri che correndo mi facevano solitamente compagnia.
Così ho imboccato una salita che senza accorgermene è diventata una rampa, poi come un reattore sono entrato in orbita e sono partito per la tangente seguendo l’abbagliante coda di una cometa irraggiungibile, lasciando nel cielo una scia che scriveva parole sconclusionate e sempre più aliene, finché il vuoto crescente e il senso di vertigine mi hanno improvvisamente risvegliato e fatto decidere per il rientro. Allora ho premuto il pulsante di espulsione, la mia folle capsula si è persa nel cielo e ora sto lentamente scendendo aggrappato al mio paracadute d’emergenza, cercando di evitare che s’avviti anch’esso prima di poter rimettere i piedi a terra.
E’ stato un viaggio periglioso ma anche affascinante, ho provato l’ebbrezza dell’assenza di gravità e di senno e sentito l’attrazione di un altro corpo celeste, ho visto il netto alternarsi del buio e della luce sullo schermo del mio monitor, ma anche le lunghe ombre di notti insonni, ho provato l’emozione di un contatto extraterrestre, ho riso e ho pianto ascoltando messaggi dallo spazio.
Ora sono di nuovo qui nella mia edicola spoglia che attende, se non manifesti o pubblicazioni appese, almeno qualche post-it appiccicato quà e là, qualche promemoria che sblocchi di nuovo le idee da tempo atrofizzate… Contrariamente agli orsi che dormono d’inverno, è stato un lungo letargo estivo dal quale mi sono appena ridestato, e con questa prima uscita sto mettendo fuori il muso dalla tana per sentire ancora il profumo del miele.