mercoledì 30 settembre 2009

Orror vacui

Ci son dei giorni che mi sento come un un buco nero, una stella collassata su se stessa, introversato da una forza di gravitazione talmente forte, che da me non esce più niente, nemmeno la luce di un pensiero positivo. E' un buco nero tutto mentale, un buco nero del cervello, ma non quello materiale che mi ha lasciato tempo fa il chirurgo, è il buco nero della frustrazione, dell'inutilità, o forse della paura del domani.
Eppure non mi sento depresso, e neppure particolarmente pessimista.
C'è chi ha definito il pessimista uno che, quando sente profumo di fiori, pensa di essere vicino ad un cimitero. Io per fortuna penso di essere vicino ad una serra, e perfino i crisantemi non mi fanno tristezza, e li pianto spesso nel mio giardino.
Eppure ci sono giorni che penso di aver perso tanti treni e ormai sia tardi per ricominciare, e cancello dal mio calendario le note delle idee che il giorno prima avevo scritto convinto di realizzarle.
E'una sensazione passeggera, e a volte dura poche ore, ma quando c'è mi fa invecchiare di un anno in un solo giorno.
Un tempo era la sensazione che mi lasciava un addio, un abbandono, l'ineluttabilità di qualcosa perso per sempre, il dolore di qualcosa o di qualcuno che decidiamo di dimenticare prima che ci ferisca troppo.
In versione maschile, credo di aver detto più di una volta in passato le parole della canzone che allego qui sotto:

lunedì 28 settembre 2009

Imbonitori


Nel grande campo dove solitamente porto il cane a fare la cacca è arrivato il circo. La cosa mi complica assai il giretto mattutino perchè tutti i proprietari di cani del quartiere affluiscono sull'unico verde non pubblico del circondario, e vista l'incompatibilità di molte razze canine (ma a volte anche di umani), occorre rispettare rigorosamente i propri turni, per far non incontrare il barboncino incazzoso o il rottweiler azzannatore con il mio mite labrador, per non parlare della seccatura di dover eventualmente pulire dove sporcano.
Per tornare al circo, l'altoparlante che durante il giorno pubblicizza lo spettacolo esalta, tra le altre mirabolanti prestazioni, il "doppio salto mortale senza rete" di un acrobata kazako.
Il che mi pare una spacconata, perchè se il salto fosse veramente mortale non ci sarebbe una ripetizione, a meno che i due salti non siano effettuati in una sola giravolta, dopodichè comunque dovrebbero implicare per definizione il decesso dell'acrobata, e allora mi chiedo quanti acrobati kazaki dovrebbe portarsi appresso questo circo per effettuare questo numero ogni sera.
Vista l'improbabilità di questa ecatombe di kazaki, è più verosimile pensare ad un proclama tipicamente circense, e sarebbe più corretto parlare di salto pericolosissimo, al massimo di salto rompicollo.
Ma la gente è propensa a credere a chi alza la voce, a chi usa un megafono, e a chi, per alzarsi, grida più in alto, sia pure da una cassetta di frutta, poi da un predellino, e via via da un palco, fino ad un balcone di Porta Venezia.
Qualsiasi riferimento ad imbonitori passati e presenti è puramente casuale...

sabato 26 settembre 2009

Omonimia


L'ex boss della 'ndrangheta, ora pentito, che ha fatto ritrovare al largo di Cetraro la nave piena di rifiuti tossici, e che ha raccontato di averne in passato personalmente affondate altre tre, ma di avere certezza che ce ne sono almeno altre trenta nei vari fondali italiani, si chiama Francesco Fonti. Visto che per le sue dichiarazioni teme per la sua vita, essendo esposto a vendette sia della mafia sia delle alte sfere che gli commissionavano gli affondamenti, a scanso di equivoci vorrei precisare che non sono parente del suddetto Fonti...

Comunque le sue rivelazioni sono così dettagliate con nomi e particolari delle modalità con cui i servizi segreti, su incarico di politici della ex DC, commissionavano a lui e agli altri boss lo smaltimento delle scorie tossiche, anche radioattive, affondando vecchie carrette nei mari italiani, che si resta allibiti.
Le inchieste sono ancora in corso e le sue dichiarazioni andranno verificate, ma se tutto troverà conferma, siamo difronte a qualcosa di spaventoso, perchè si tratterebbe in pratica dello Stato stesso che ha commissionato alla mafia l'avvelenamento dei nostri mari, dietro pagamento di miliardi su conti esteri, cioè in pratica pagati da noi stessi.
Mi auguro che alla fine risulti che non è la verità, o almeno tutta la verità, perchè sappiamo che la corruzione politica esiste e che la mafia vive sugli affari sporchi, ma l'alleanza tra questi due elementi per danneggiare sia la natura che l'uomo sarebbe una rivelazione allucinante, e se la razza umana è arrivata, oltre alle atrocità a cui si assiste quotidianamente, ad una tale degenerazione ed abbrutimento da attuare simili delitti e nefandezze senza il minimo scrupolo, allora è meglio che arrivi un gigantesco tsunami, come un nuovo diluvio universale, e ci spazzi via tutti.
Questa volta l'Arca potrebbe essere un'astronave che va in orbita finchè tutto è passato e ripulito, ma, animali a parte, il problema sarebbe la scelta della coppia che, novelli Adamo ed Eva, dovrebbe rappresentarci e ricominciare daccapo, possibilmente senza peccato originale...

venerdì 25 settembre 2009

Senectus ipsa, morbus est


Sono andato dal medico per lamentare un dolorino quà, un disturbo là, un umore altalenante, una indefinita fiacchezza da capo a piedi, ma portando esami, analisi e lastre che attestano uno stato di essenziale benessere, o comunque di non evidenti patologie.
Lui ha dato uno sguardo al tutto, poi ha sentenziato che sono sano, ma con gli acciacchi tipici dell'età.
Non so se la rivelazione di non essere malato, ma solo vecchio, mi abbia confortato e risollevato o depresso ancora di più.....

giovedì 24 settembre 2009

Da che pulpito


Si moltiplicano gli allarmi per il surriscaldamento del pianeta dovuto all'effetto serra. Se ragionassi con l'ottica molto miope di uno che per l'età non subirà alcuno degli effetti negativi prospettati da questi sconvolgimenti climatici, direi che più calore mi protegge da tutte le malattie da raffreddamento, mi fa risparmiare combustibili, mi evita di comprare abiti pesanti, e molto egoisticamente mi fa concludere "saranno problemi, neanche dei miei figli, forse dei miei nipoti, ammesso che ne avrò".
Ma non siamo nati "per viver come bruti" e quindi cerco di seguire, nel mio piccolo,"virtute e conoscenza", e quindi, anche se non ci sarò, mi spaventa e mi rattrista un mondo dove atolli e isole rischierebbero di sparire, dove le temperature più elevate causerebbero più siccità, con una accelerazione della desertificazione delle praterie africane, e dove ci sarebbero più alluvioni e uragani più violenti.
Per passare al mondo animale, già ora mi fanno pena le notizie che, con lo scioglimento dei ghiacci, gli orsi non riescono più a cacciare, le foche lasciano morire i loro piccoli, le balene hanno meno krill da mangiare, e che, nelle aree tropicali e subtropicali un aumento di 1°C sarebbe sufficiente a eliminare molte specie.
Ma sono le prospettive e le conseguenze sull'uomo che più fanno pensare: intere popolazioni duramente colpite dalla diffusione della malnutrizione, della diarrea e della malaria, numerose attività umane compromesse, dall'agricoltura alla produzione di energia idroelettrica, e la sicurezza alimentare di miliardi di persone a rischio.

Oggi al palazzo di vetro il nostro premier, come presidente di turno del G8 , ha parlato di questi problemi, e come rappresentante dell’Italia ( che come uno dei paesi che per l'elevato livello di motorizzazione e di industrializzazione emette più CO2), avrebbe, alla prossima conferenza sul clima di Copenaghen, in questa veste di potenziale leader politico-economico nella lotta ai cambiamenti climatici, l’occasione storica di portare ad un accordo internazionale che possa ridurre le emissioni nocive.
Ma mi chiedo : il signor Berlusconi si è guadagnato, specie ultimamente, la credibilità internazionale per essere considerato una persona attendibile quando asserisce e promette qualcosa??

mercoledì 23 settembre 2009

Citazioni

Ipse dixit (ieri) : " Abbiamo la disoccupazione più bassa in Europa " sottolinea Berlusconi.
Controlliamo : (Fonte: The Economist) Nell'area euro, l'Italia è a 7,3%. Più bassa della nostra è in Austria (4,4%) e in Olanda (5%). In Svizzera è al 4%, Danimarca 3,7%, Norvegia 3%. L'Italia e' 12ma su 27 nazioni dell'UE per tasso di disoccupati.
Notizia di oggi: Il tasso di disoccupazione è salito al 7,4%.

Domanda al nostro premier : perchè continua a raccontarci frottole?
E aggiungo : questa è una domanda lecita o non è ammessa perchè per lei è gossip ?

martedì 22 settembre 2009

Ripensamento

Nel mio post "Compassioni" di pochi giorni fa, ho superficialmente e insensibilmente incluso la morte dei sei militari in Afghanistan tra quelle notizie che ormai, per assuefazione crescente alle atrocità, ai delitti, alle sciagure, alle morti in genere, non ci turbano più di tanto, aldilà del momentaneo raccapriccio, impressione o dispiacere, secondo i casi.
Mi sono anche chiesto se questa scarsa compassionalità fosse un fenomeno comune, o riguardasse solo me, come se solo io, che mi credevo sensibile, mi fossi lentamente inaridito e dovessi vergognarmi di non sentir più quel groppo in gola che ti suscitano certi spettacoli, certe storie, certe sventure.
Poi ieri ho guardato in TV il funerale di quei soldati e inizialmente mi son detto: sarà la solita sfilata di politici presenzialisti e la ripetività dei discorsi retorici sulla missione della patria e sull'eroismo. Ma poi ho visto quelle madri e quelle mogli, e soprattutto ho visto quel bambino di sette anni che accarezzava la bara del padre e mi è venuto il magone, ripensando ad un piccolo Paolo ugualmente settenne, che salutava per l'ultima volta suo padre accarezzandone la bara in una fredda chiesa del suo paese.
Questo moto di commozione mi ha riconfortato un po', perchè significa che l'indifferenza e l'atarassia non mi ha, non ci ha, ancora resi insensibili alla pietà e al dolore del prossimo.

lunedì 21 settembre 2009

L'interista

Ieri l'Inter ha portato a casa tre punti immeritati da Cagliari. Se fossi stato ancora in ufficio, sarebbe uno di quei Lunedì in cui, da juventino, avrei infierito su una mia collega sfegatata interista, che quando l'Inter vinceva veniva a svolazzarmi attorno avvolta in una sciarpa nerazzurra, quando non addirittura indossando capi dei due colori preferiti.
Inoltre, per spregio alla mia squadra e per inneggiare alla sua, veniva spesso a buttarmi all'aria tutte le carte che avevo sulla scrivania e a stampigliarci sopra "W Inter". Era un dispetto che accettavo sempre senza arrabbiarmi troppo, anzi sorridendo, sia perchè lo sfottimento era più frequente da parte mia, visto che a quei tempi l'Inter non vinceva spesso, sia perchè questa collega era piuttosto avvenente e quella danza era piacevole a guardarsi (ma non arrivavo a sperare che la Juve perdesse per godermi lo spettacolo..).
Se non poteva esibirsi nel suo show perchè c'era in giro il direttore, mi mandava delle e-mails molto spassose, prendendo in giro la mia squadra, e qui mi invitava a nozze perchè per risponder per le rime non mi manca la fantasia..
Le dedicai anche i versi che riporto qui sotto, dove non è difficile riconoscere i colori delle rispettive squadre del cuore, la leggiadria del balletto nonchè la simpatia che si era creata tra questi due tifosi, peraltro così lontani per età e per rivalità calcistica.

Quando arrivi ogni giorno,
come un cielo irrequieto
che a all'orizzonte annera
di nembi l'azzurro,
a violentare la quiete
del mio mare di carta,
come un nero puledro
che irrompe a timbrare
di zoccoli ostili
il libro zebrato
dell'antica passione,
sei una brezza improvvisa
che solleva in un turbine
le foglie ingiallite
del mio albero spoglio,
e rivolta all'indietro
le pagine bianche
e le pagine nere
dei ricordi lontani.
Preludio di primavera
è il tuo nome che vola
tra le gemme di Marzo,
e la folata leggera
delle tue vesti nere
delle tue vesti azzurre
che torna a sollevare
la polvere del tempo
dai tasti arrugginiti
delle mie emozioni.

domenica 20 settembre 2009

Miracoli

S.Gennaro ha ripetuto il miracolo di sciogliere l'ampolla col suo sangue.
Dovrebbe fare un altro miracolo: convincere Maradona, che i napoletani amano ancora tanto, a mollare spontaneamente i 36 milioni che deve al fisco italiano, perchè se aspettiamo che la G.F., invece di ammanettarlo appena mette piede in Italia finchè non paga, recuperi la somma sequestrandogli orecchini e orologi, campa cavallo..

sabato 19 settembre 2009

L'isola dei famosi


Sono stufo di vedere le prime pagine infarcite dalle beghe di partito o dei batti e ribatti tra destra e sinistra, di vedere una nave che imbarca acqua mentre a bordo tutti litigano su come si devono turare le falle, il capitano che si vanta di essere il miglior navigatore, ma anche armatore (e amatore) degli ultimi 150 anni, la ciurma divisa in fazioni, chi trama ammutinamenti e chi manda zoccole nella cabina del capitano, i nostri quattro soldi trasportati in una stiva piena di veleni, che rischiano, soldi e veleni, di finire sugli scogli e poi in fondo al mare.
Proporrei di confinare tutti i protagonisti attuali dei maggiori partiti, dal premier coi suoi portaborse, ai Fini, ai Bossi, ai Casini, ai Franceschini, ai Di Pietro, ai D'Alema, ai Bertinotti e chi più ne ha più ne metta, insomma tutta la nostra stagionata classe politica, in una grande isola dei famosi, dove, dopo un'iniziale parapiglia per accaparrarsi i giacigli migliori e una scazzottata generale per contendersi i paguri bolliti, sarebbero tutti costretti a venire a patti e convivere in armonia per la sopravvivenza reciproca.
Non ci dovrebbe essere inoltre alcuna nomination per riportarne a casa qualcuno. Al massimo, perchè in definitiva dev'essere, se non una vacanza, un confino e non una prigione, si autorizzerebbe il ricongiungimento con la famiglia a chi si comporta bene.
Al loro posto metterei una nuova generazione di parlamentari, più pragmatici e tecnici che politici, in maggioranza donne, che possano essere sostituiti agevolmente e democraticamente appena perdono lo slancio iniziale, cominciano ad intrallazzarsi e tendono a rilassarsi troppo sulle loro poltrone.
Utopia ? : Beh, sognare non costa nulla, ma se almeno quei politici si prestassero per scherzo, per scommessa o per soldi a partecipare davvero alla prossima Isola, potremmo consolarci ridendo un po' alla TV...

giovedì 17 settembre 2009

Compassioni

Grande commozione ha suscitato la notizia di un povero cane bruciato per teppismo e idiozia in Inghilterra. E' vero, perchè capita anche a me, non sopportiamo la vista degli animali che soffrono, suscitano subito la nostra pietà e financo le nostre lacrime, e in loro difesa molti sono anche pronti a manifestare e a creare movimenti.
Ma la sofferenza o la morte dei nostri simili, per quotidianità ormai costante e la fatalità a cui ci abituiamo, ci emoziona e ci mobilita assai meno, aldilà della breve compassione che suscita la notizia.
Così sei militari uccisi in Afghanistan, o tre giovani morti in un incidente, o le vittime di un'alluvione o di un terremoto, non ci sconvolgono l'animo più profondamente del cagnolino abbandonato e travolto in autostrada, sia per l'abitudine che pian piano si fa a queste notizie, sia perchè forse attribuiamo agli umani, dotati di ragione, più conoscenza e quindi più accettazione della sofferenza, rispetto ad un animale che non capisce perchè lo fanno soffrire.
Specie in tempo di guerra, è spietato e tremendo come i morti vengono considerati impliciti e inevitabili da chi li manda a morte. Sto leggendo un libro che narra alcune vicende durante la seconda guerra mondiale, quando venivano inviati dei convogli di rifornimento agli alleati, formati da una cinquantina di navi, delle quali di solito ne arrivavano la metà, cioè si dava per scontato che migliaia di uomini finissero silurati dai sottomarini, neanche fossero piccioni viaggiatori e non navi con interi equipaggi.
Su una di queste navi di scorta c'era il cagnolino del cuoco. Ebbene, quando anche questa nave è affondata, ho dovuto confessare a me stesso che non mi stavo chiedendo se c'erano superstiti tra gli uomini a bordo, ma che fine aveva fatto il cagnolino e se si era salvato. E' così che siamo ridotti, o forse solo io: se un fatto tragico non ci tocca direttamente, ci commuove di più un gol della squadra del cuore del napalm che brucia formiche umane dagli elicotteri di Apocalypse Now.

martedì 15 settembre 2009

Ecce homo



Oggi è una giornataccia, piove a dirotto da stamattina, e anche la mia testa s'è adeguata al tempo: ho una cappa di nubi temporalesche che girano sul mio emisfero destro(quello teoricamente sano) e mi sento come una barca sbandata, con le sartie in balia del vento, nell'orecchio sinistro scrosci di pioggia, in quello destro un nido di vespe, sfarfallii multicolori agli occhi, sottopelle un pascolo di zanzare, e un ascensore di nausea che sale dal pianterreno.
Insomma secondo voi ho voglia, ma soprattutto sono in grado, di scrivere qualcosa di sensato sul blog? Direi di no, perciò passo e chiudo questa giornata vomitevole.

lunedì 14 settembre 2009

Maxiuccelli



Faccio di prima mattina un altro breve volo pindarico, prima che il vortice della quotidianità sciolga la cera delle mie ali e mi ributti a terra.
Una rapida riflessione sulle cavalcature alate : l'ippogrifo ariosteo era un volatile puramente fantastico, perchè una diversa evoluzione non avrebbe mai potuto dar le ali ad un animale così pesante e poco aerodinamico, men che meno rendere oggetti volanti le scope degli harrypotteri moderni, però sarebbe stato possibile, come sono cresciuti certi rettili fino alle dimensioni dei dinosauri, che ingrandissero a dismisura certi volatili e giungessero ai giorni nostri senza essere spazzati via da qualche cataclisma.
Voglio dire: guardiamo cosa ha voluto dire per l'uomo poter domare e cavalcare i cavalli, dall'antichità fino alla nostra epoca. Se avessimo oggigiorno uccelli grandi abbastanza ( non fraintendiamo..), addomesticabili come i cavalli, da poter tenere nella stalla o nel box ed inforcare all'occorrenza per gli spostamenti ( ad es. anatre per i pendolari, aquile per il trasporto pesante, cigni come vetture di lusso, falchi per le corse sportive ecc.), quanto tempo, traffico stradale, carburante, noia e stress potremmo risparmiare alle nostre giornate di autisti forzati..
Ma è anche probabile, se fossero cresciuti a dismisura, che dinosauri e uccelli avrebbero fatto a gara per divorarsi le prime scimmie che cominciavano ad alzarsi in piedi per dar vita all'homo erectus, quindi forse è meglio che quella meteorite sia caduta sulla terra 60 milioni di anni fa...

domenica 13 settembre 2009

Grilloidi

Si diffonde le realizzazione di insetti robot, per scopi che negli Usa il Pentagono destina ad usi prevalentemente militari, tipo la libellula spia, un minielicottero che svolazza e riprende tutto senza dar nell'occhio. In Italia invece ci si è dedicati, fortunatamente, ad usi pacifici, perfezionando dei "grilli", molto simili agli insetti da cui prendono il nome, ma che in realtà sono dei robottini, abili nel saltellare e monitorare zone inquinate, o infilarsi tra le macerie di un terremoto.
Hanno incorporate delle minitelecamere e possono anche comunicare tra loro.

Lodevoli invenzioni, ma questo mondo sempre più meccanizzato e monitorato mi spaventa un po'. Già in città ci sentiamo supercontrollati, sotto l'occhio delle telecamere in qualunque strada, negozio o centro commerciale, adesso ci manca anche che in campagna non posso neanche più orinare contro una pianta che qualche grillo meccanico mi riprende e il video finisce in qualche studio urologico delle minzioni.. Dovremo controllare bene il prato dove ci stendiamo in camporella per distinguere i grilli autentici da quelli che non fanno cri-cri. I grilli stessi, quelli maschi, saranno un pò perplessi e indecisi se saltare in groppa a queste nuove grillette sia eccitante o elettrizzante, nel senso che si rischia la folgorazione..

Comunque questi animaletti elettronici mi fanno rispolverare il seguente miniracconto che avevo scritto più di trent'anni fa, in cui descrivendo un uccello robot (con circuiti ancora elettromeccanici, non essendoci ancora i transistors..) ero stato in un certo senso presago e anticipatore dei mostricciattoli odierni.

L'AIRONE

Era stupendo a vedersi. Con le grandi ali sembrava pennellare avanti ed indietro la baia. Le zampe retroflesse, affusolate e sanguigne come frecce, il lungo collo morbido ed ondulato, l'occhio delicatamente ombrettato e il becco acuto come una lama che fendeva a tratti l'acqua azzurra.
Sembrava il simbolo della libertà, della vita, della bellezza, il trionfo della creazione.
L'uomo che contamina e distrugge lanciò il suo sasso millenario per fermare quel volo, per vedere, per toccare, per sapere. Ma il mistero della perfezione non può essere violato.
Raccolto sulla riva, il volatile aveva l'occhio vitreo e le piume di vernice. Dal petto sfondato pendevano fili, magneti e condensatori, e un cuore fatto di valvole.
Ma l'uomo, che non sa credere, cercherà ancora di capire, lanciando i suoi sassi in eterno contro un cielo che non risponde.

venerdì 11 settembre 2009

Se questi sono uomini...

Giusto ieri esprimevo il desiderio che certi odiosi delinquenti finiscano smerdati in un pozzo nero. Ed ecco la notizia che l'ennesimo assassino se ne va a spasso tranquillamente con il cane, lasciato bellamente in libertà provvisoria (che spesso diventa definitiva) dalla nostra splendida giustizia, dopo pochi mesi dalla detenzione.
A questo punto la smerdatura non risolve niente, se poi escono e si lavano...
Ripeto: non si vuole torturare o fucilare nessuno, ma come sarebbe bello che certi individui, lasciati liberi di circolare, finissero vittime dei loro stessi delitti. Aprire cioè il giornale e leggere questi titoli : " Pirata della strada travolto da un Tir " " Pedofilo sodomizzato da uno stupratore " , " Spacciatore morto di overdose ","Piromane perito in un incendio "," Addestratore di pitbull sbranato da un cane randagio" , " Inquinatore avvelenato da pesticidi" , "Infanticida pugnalato da uxoricida" , " Capomafia Clan X ammazza Capomafia Clan Y e viceversa" ( questo fortunatamente succede sul serio...)

Distinzioni


L'importante è distinguersi dalla massa.
Non sono però quello che vola, sono quello che caca.

Però ho anche sognato spesso di volare, sbattendo le braccia come fossero ali. Mi piacerebbe svolazzare come fa nel video qui sotto la piccola fisarmonica..

giovedì 10 settembre 2009

Pazzia o delinquenza


Vedendo dei quadri cubisti e surrealisti con riproduzione dei colori non naturali, tipo Chagall con delle facce verdi o blu, Hitler sentenziò : "Se un pittore vede blu è matto, ma se finge di vedere blu è un delinquente" Quindi un pittore astratto merita o il manicomio o la galera (forse perchè Chagall era ebreo..). Se fosse vissuto abbastanza, probabilmente avrebbe mandato nei lager anche tanti pittori, ma anche i semplici writers dei graffiti urbani.
Ma in ognuno di noi non c'è coincidenza tra la realtà e il modo di vederla, quindi, secondo Hitler, siamo tutti un pò matti e un po'delinquenti.
Beh, meno male che io sono solo un pittore della Domenica. Non ho nè l'ispirazione, nè l'estro, nè l'arte di interpretare la realtà in modo surreale , e quando saltuariamente sporco delle tele, mi limito a riprodurre i colori come li vedo. Speriamo che uno che ragiona come Hitler non torni più, ma se succedesse, almeno so di non rischiare nè il manicomio nè la galera.

mercoledì 9 settembre 2009

Toboggan, che divertimento !


Avete presente come si estraggono i numeri del superenalotto, con le palline che frullano in un pallone di plexigas e vengono sparate lungo uno scivolo ? Ecco, mi piacerebbe che i delinquenti più odiosi, tipo i pedofili, i piromani, i gommonisti, i violentatori, gli spacciatori, gli inquinatori dell'aria e della terra, i truffatori e i corruttori, gli stragisti, gli strateghi e tanti altri strafottuti criminali venissero, non solo ficcati e soprattutto tenuti in galera, e raramente ci si riesce, ma che la loro ora d'aria consistesse nell'essere dapprima centrifugati in un maxicestello di lavatrice e poi sparati lungo un toboggan, come quelli dei parchi acquatici, con l'unica differenza che in fondo, invece dell'acqua, ci fossero gli escrementi di tutto il carcere, in modo che escano da quel pozzo nero completamente smerdati. Poi, senza possibilità di lavarsi, che possano "godere" non di una sola ora d'aria come tutti gli altri, ma di un'intero pomeriggio assolato.
Non siamo nell'Inferno dantesco nè ad Abu Ghraib, qui non si vuole torturare nessuno, ma almeno che passino gran parte del loro tempo a schiaffeggiarsi per scacciare le mosche....

martedì 8 settembre 2009

Vietato nevicare


A Mosca il sindaco vuole impedire che nevichi, che la neve sporchi la Piazza Rossa e la Basilica di S.Basilio, sparando nelle nubi. A me fanciullescamente la neve piace ancora,non solo in montagna, ma anche in pianura, sebbene quando nevica debba spalarla e ricordi quanto sia disagevole percorrere le strade a piedi o in auto quando ne scende tanta. E' che non si può pretendere di modificare i fenomeni naturali secondo le esigenze e gli interessi umani, sparando la neve coi cannoni dove la si vuole e sparando nelle nuvole dove non la si vuole. E' il discorso più vasto degli sconvolgimenti climatici provocati dall'uomo: poi la natura si vendica, come vediamo ogni inverno ed ogni estate con le alluvioni e gli incendi (non quelli dolosi..)
La neve, a parte la suggestiva immagine di un panorama innevato, serve come la pioggia, come ogni contadino può confermare, ma non si può con un'ordinanza comunale autorizzarne la caduta solo in campagna, e vietarla in città.
E poi perchè sottrarre il divertimento di una bella nevicata ai bambini? E anche il mio cane, quando nevica, si diverte molto....

lunedì 7 settembre 2009

La teoria delle stringhe

Per me, comune mortale, le stringhe sono i lacci delle scarpe, e non mi ispirano nessuna teoria universale, salvo quando si rompono o si attorcigliano, chè allora sono capace di snocciolare parole e pensieri ultraterreni. Ma c'è qualcuno che sulle stringhe ha fatto dei ragionamenti molto più profondi...

sabato 5 settembre 2009

Campane

Il messaggio interattivo ti invita: commenta questa notizia. Vabbè, un commento istintivo ce l'avrei, niente di brillante o intellettualmente elevato, s'intende, è solo il parere di un lettore qualunque, ma il dubbio che mi viene è: ma la notizia vera, quella autentica, non filtrata, non manipolata, non riveduta e corretta, dov'è, chi me la dice, dove la posso trovare?
Perchè l'ho letta su un altro giornale ed è leggermente diversa, e poi su un altro ed è diversa, e su quest'altro completamente diversa. Non è una scoperta di oggi, ma mi conferma che non solo i mestieranti della politica, ma i media in generale, le fonti dove io posso attingere una notizia, sono tutti di parte, e chi più di meno ci mette del suo. Anche il meno schierato ha comunque una sua opinione e la notizia viene, seppur minimamente e involontariamente, adattata a questa opinione.
Allora aspetti di leggere un commento autorevole sull'articolo di fondo e dici: ha ragione, non c'avevo pensato. Poi vai a vedere l'articolo di fondo di un altro giornale, non necessariamente dell'altra sponda, e concludi: beh, però ha ragione anche lui. Poi c'è la replica, la controreplica, la smentita, l'attacco, il contrattacco, la diffida, le denuncia, la querela e buonanotte, la verità non la saprai mai, e anche il tuo piccolo parere rimane congelato nella tua incertezza, frenato dal dubbio che anche tu, esprimendolo, sia comunque di parte e quindi non obiettivo, non aderente alla verità.
Escluso che la verità di un fatto possa scendere dal cielo come un verbo divino, mi piacerebbe che inventassero una macchinetta, tipo cellulare, dove digitando una notizia venisse fuori un risultato unico e certo, vero-non vero, funzionasse cioè come una calcolatrice, dove 3 x 4 può fare solo 12, e non 11 o 13.
Ma temo che ci sarebbe subito chi invaderebbe il mercato di macchinette taroccate, dove 3 x 4 farebbe, a seconda della marca, magari 8 o addirittura 25.

giovedì 3 settembre 2009

In che mani siamo

Da un'intervista odierna ad un aspirante medico che fa il test d'ingresso a medicina:
- Che cos'è l'influenza aviaria ?
Risposta :
- Un'influenza che si prende ad alta quota !
No comment.
Spero che l'aspirante resti tale..

VENEZIA

E' iniziato il Festival a Venezia. Questa città ha un fascino che non dimentico, e suscita immagini suggestive uniche al mondo, di solito associate a parate allegre di gondole e di maschere. A me, che ora sono in fase crepuscolare, torna però in mente la Venezia della canzone "La bellezza" di Vecchioni, una musica malinconica e struggente, dedicata a Pierre Clementi e che ricorda il romanzo di Thomas Mann e il relativo film.
Ho anche apprezzato molto l'intervista introduttiva della madrina (Cucinotta), in difesa delle passioni, di qualsiasi età o sesso siano.

mercoledì 2 settembre 2009

Favoletta inventata tra un prelievo e l'altro..

Il globulo era stufo di quella circolazione caotica: cinque milioni di consimili frettolosi, divieti di sosta, capillari intasati, ristagni, tamponamenti emostatici.
Il traffico non accennava a diminuire, e lui sentì di essere prossimo alla nevrosi. Così una notte aprì le valvole della grande diga e milioni di rossi bolidi, veloci come microscopiche Ferrari, si precipitarono fuori, incontro alla morte.
Restò solo per le vene deserte, a correre felice, all'impazzata, avanti ed indietro, contromano e tagliando le curve, finchè la grande impalcatura, senza sostegno, gli crollò addosso, finchè la clessidra si frantumò sopra l'ultimo granello.
Restava una sola goccia di linfa, in quelle vene disseccate, e il globulo fu lesto ad entrarvi. La goccia uscì, trasparente come una lacrima, cadendo in un fiume.
Un pesce rosso boccheggiò inghiottendo il globulo, che si ritrovò nello stomaco del ciprinide, circondato dalla danza frenetica dei globuli che irroravano le diafane e purpuree pareti di quella prigione. Pensò di essere stato catturato dai fantasmi inferociti dei globuli morti per colpa sua e si sentì perduto. Impazzito per il terrore decise di finirla e si gettò nella milza.

Parole

Ad un giocoliere di parole come me, è piaciuta molto questa simpatica poesia. Mi spiace di non poter citare l'autore, perchè non mi ricordo più da dove l'ho tratta.

Ho sete di parole
ho fame.
Voglio sbronzarmi di vocali discinte
e consonanti doppie
voglio mangiare le gambucce cicciottine delle “g”
e condire di salsa rosa le “l” stilettine.
Voglio stendermi su un cuscino nero d’inchiostro
e sognare virgole, spazi bianchi e apici ricurvi
e poi sdrucciole e bisdrucciole,
per scomporle a piccoli morsi, educati e lenti.
Voglio spremere il succo dei puntini di sospensione
che rotolano a fine rigo
e masticare croccanti punto e a capo.
Voglio sgranocchiare ciotoline di “ch” e di “gr”
sorseggiando “s” doppio malto e “c”, dolci, senza ghiaccio.
Voglio baciare rime attraenti
e piccanti
e divorare coppe di “gl”con granella di nocciole
e tanta, tanta panna.
Poi un caffè
e il conto, grazie