mercoledì 30 giugno 2010

Jogging marino


Giorni fa, mentre ero in Sicilia, ho commentato su FB il mio correre a zig-zag sulla sabbia, seguendo l'andamento delle onde, su un percorso apparentemente libero, ma in realtà condizionato dal mare, perché il fondo della giusta consistenza è dove un'onda si ritrae e prima che arrivi la successiva.
Questa che ho fatto è una foto che mi ricorda il piacere di quelle corse verso il tramonto su quella spiaggia deserta, con il mare che lancia lingue schiumose sulla battigia, l'umido cedere della sabbia sotto il piede e la carezza del vento che gira le pagine dei pensieri...

4 commenti:

Patry ha detto...

il mare per me è fonte di energia, di vitalità...starei ore a guardare l'infrangersi delle onde sugli scogli o sulla riva...passeggiare la sera in riva la dove le onde si ritraggono e ritornano e il rumore della risacca è come una dolce melodia è qualcosa di unico e speciale...il problema è che qua anche la sera al tramonto le spiagge non sono mai deserte... bellissima foto oltre che poeta e scrittore sei anche un bravo fotografo...

paolo ha detto...

Le immagini dei tuoi controluce sullo sfondo del mare sardo rappresentano bene questi tuoi sentimenti quando guardi le onde e ascolti la loro voce...
Poeta e scrittore sono parole grosse, mi piace solo metter per iscritto quello che provo, come mi piace fissare con le foto quello che c'è di bello nel mondo (perché di bellezze ce n'è ancora, basta saperle vedere...)

Giulia ha detto...

Bentornato!
Visto che stai su FB anche io ci sto, se vuoi sono Cannavò Giulia

paolo ha detto...

Giulia, col tuo nome ci sono 5 omonimi, e sono tutte ragazzine, non credo tu sia tra quelle...
Chiedimi l'amicizia, così ti riconosco..