martedì 29 marzo 2011


Ieri sera tardi ho visto in TV il film "Open water", che mi ha agitato abbastanza da guastarmi il sonno. E' la storia vera di due subacquei, due fidanzati che restano sperduti in mare, irresponsabilmente dimenticati dalla loro barca appoggio. E' una continua ripresa ossessivamente fissa sul loro lungo galleggiare in mezzo all'oceano, e la cronaca del loro progressivo scoramento e sfinimento durante le ore in cui attendono invano i soccorsi. Ci sono riprese inquietanti dell'aggirarsi degli squali e poi raccapriccianti del loro attacco.
Il film mi ha coinvolto parecchio perché mi ha fatto rivivere le due volte che anch'io ( per mia imprudenza e non errore degli altri) mi sono perso in mare, una volta alle isole Dahlak e un'altra alle Andamane. E poi sono rimasto scioccato dall'epilogo, perché tutto lasciava pensare che alla fine i due sventurati venissero salvati, e invece finiscono divorati dagli squali. Io per fortuna in quelle brutte avventure non ho fatto la stessa fine, ma vedere il film mi ha lasciato addosso una specie di paura retroattiva....

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