sabato 6 aprile 2013

L’attesa

Rimbalzavano i canti sui rami
ed un volo di storni la sera
quando in fondo al sentiero salivi
per accendermi i sensi protesa
con la luce negli occhi e il calore
delle tenere frasi d’amore.
Poi nel cielo arrivarono stormi
di fortezze volanti e la fine
dei miei giorni felici con te.
Scrissi invano missive dal fronte
tra granate e mitraglie in trincea,
ma passarono mesi ed attese
sempre vane e speranze fugaci.
Son tornato alla fine in paese
tra le case dai tetti crollati,
eri forse fuggita o soltanto
fra le tristi macerie sepolta.
Ho cercato per giorni il tuo nome
tra le tombe scavate sul prato,
ho vagato per forre e per rupi
dove ho perso le tracce di te.
Ti vedevo nei sogni apparire,
ti sentivo chiamarmi nel buio.
Ora aspetto ogni sera salendo
sul sentiero dei nostri sospiri
perche’ sento che vivi e che torni.
Vedo rivi scroscianti sul monte
e il tuo viso come un miraggio
tra le nebbie fumose del bosco
quando cessa la pioggia ed il sole
spande raggi sugli alberi in fiore.

(pieffe 6.4.13)

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