lunedì 21 gennaio 2013
Confusione
Le tue orme verso il mare
ho seguito sulle dune
tra le chiocciole spiaggiate
ed i bianchi gigli tremuli.
Da lontano poi t’ho vista
come zattera insabbiata,
ai lembi delle onde
ai bordi delle nuvole.
La tua gonfia veste al vento
come vela fileggiante,
e sorprenderti volevo
per sentire la tua voce
riconoscere il mio nome.
Con le mani come gusci
ho accecato i tuoi begli occhi,
ma quel grido di spavento
mi era ignoto e sei schizzata
come pesce preso all’amo..
T’ho guardato ed eri un’altra...
Questo e’ stato il primo incontro
con colei che per abbaglio
ho scoperto in riva al mare
come perla tra le valve
di fluttuanti alghe al vento.
E fu il seme da cui nacque
l’arboscello dell’amore.
(pieffe)
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