lunedì 14 gennaio 2013
Ti ho aspettato per ore
sui gradini scoscesi
di un’ansia crescente
per scoprire la tua voce
e girare la carta
della tua vera icona,
dopo le cento lettere
scambiate sui profili
delle nostre invenzioni.
Un volto forse vero
tra i rami e le virgole
di parole in sospeso
o forse una maschera
dipinta coi colori
della tua fantasia...
Poi ho visto quel tuo nome
ricamato sul petto
e i raggi del sorriso
e un fiore tra i capelli
e il flauto della voce,
e d’improvviso estate
di caldi mari il freddo
disciolse dell’attesa.
Cosi’ forte emozione
potrebbe esser fatale
alla mia tarda eta’...
(pieffe 10.1.13)
(immagine di C. Dojcilovic)
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