lunedì 5 ottobre 2009

Il bue e la zebra


Non mi va molto, per essere uno che fa qualche compravendita di azioni, di far parte della schiera definita dagli esperti di finanza "parco buoi", non solo perchè significa implicitamente essere cornuto e castrato, ma anche perchè avendo già preso in passato , quando mi sentivo effettivamente parte di tale mandria, abbondanti scosse sui fili del recinto , ora ho acquisito abbastanza esperienza per non seguire pedestremente le indicazioni del mercato, e cerco di capire in anticipo quando è meglio stare indietro invece di accodarsi impulsivamente ad ogni rilancio d'asta.
Per fare un esempio : oggi la CIR sta facendo un grande balzo in borsa, dopo la sentenza che condanna la Finivest a pagargli 750 milioni, ma se entrassi adesso, e in passato l'avrei fatto, mi aggregherei alla mandria che entra nella stalla quando ormai il fieno buono è già stato inghiottito dai più svelti, e a mettere la testa tra le sbarre della mangiatoia si rischia solo di restare incastrati.
Lo stesso per i ribassi improvvisi ed ingiustificati: invece di fuggire subito dalla stalla senza capire cosa sta succedendo, mantenere la calma e cercare di capire se la vera causa è solo una speculazione al ribasso.
Oggi ad esempio la Juventus (di cui ho azioni di vecchia data per semplice affezione di tifoso) sta perdendo il 4% solo perchè ha perso col Palermo, il che è esagerato, perchè il bilancio di un'azienda fondamentalmente solida non può precipitare solo perchè la squadra ha perso una partita. Siamo all'inizio del campionato e la Juve è sempre ai vertici della classifica. Quindi, prima di vendere tutto, aspetterei almeno che vada in B un'altra volta...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

aspetta..aspetta...ti troverai in mutande.Ciao Fabio e Marghe

paolo ha detto...

In-vestire dovrebbe significare vestirsi, ma come investimenti sono praticamente già nudo, per cui se resto in mutande è già un ventaggio....
ciao