domenica 4 ottobre 2009

Letture riposanti

Sto leggendo il terzo volume di Stieg Larsson, della trilogia iniziata con "Uomini che odiano le donne", 676 pagine, continuata con "La ragazza che giocava con il fuoco", 754 pagine, e ultimata con "La regina dei castelli di carta", 857 pagine. Mi chiedo di quante pagine sarebbe stato un eventuale quarto volume della serie, se l'autore non fosse improvvisamente morto di recente.
Questi romanzi sarebbero infatti adatti ad un carcerato, forzatamente costretto a dedicare alla lettura gran parte della sua giornata.
Inoltre sono così infarciti di personaggi e di minuziose descrizioni che se uno non è Pico della Mirandola, o uno di quelli che manda a memoria la Divina Commedia, è costretto a tornare spesso indietro per riprendere le fila di una trama e di persone che, secondo uno stile avvincente ma estenuante, è frammentata in tanti spezzoni alternati, come un mix di brani musicali, o un film con continui flash-back, come si una ora al cinema e in TV, montando in sequenza scene senza una logica successione temporale.
Ne risulta che l'opera, già ponderosa per estensione, diventa ancora più impegnativa per come è scritta, specie per uno come me che non ha mai brillato per una gran memoria, e che ora con l'età fatica anche a ricordare la targa della propria auto...
A completare il quadro, aggiungi che tutti i nomi delle persone, delle strade e dei paesi sono svedesi, e visto che l'autore suole descrivere fatti, azioni e luoghi con meticolosa precisione, ti viene il mal di testa a leggere, ad esempio, un percorso che semplicemente poteva riassumersi in " Henry andò di corsa alla stazione", nel seguente scioglilingua :
" Henry corse fuori dall'Akademibokhandel come un razzo, attraversò Sveavagen sul viadotto Samuelsgatan, proseguì per Hantverkargatan, svoltò sul Klarabergsviadukten superando Vasagatan, attraversò Klarabergsgatan tra un autobus e due macchine ed entrò alla stazione..."
Sono dell'opinione che si potevano scrivere i tre romanzi con metà delle pagine senza molto danno, ciò non toglie che sono molto belli ed avvincenti, e se non ti va in tilt il cervello prima, c'è il vantaggio che alla fine avrai imparato a memoria lo stradario di Goteborg e Stoccolma...

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