mercoledì 14 aprile 2010

Fine dei giochi


Ricordo un lontano viaggio a Delhi. Allora i bambini cercavano di raggranellare qualche rupia per strada, o semplicemente chiedendo l'elemosina, o con più ingegno e fantasia vendendo pupazzetti di carta, andando sui trampoli, suonando un flauto artigianale, danzando e suonando tamburelli.
Ora invece non si sforzano più di tanto, e vendono hashish o, peggio ancora, piccoli cani da cucinare e mettere in tavola.
Come per i bambini che vedi questuare ai nostri semafori, si è persa anche laggiù la ingenua e spensierata innocenza dell'adolescenza per l'inquinamento deleterio trasmesso dai loschi pupari che manovrano quelle piccole marionette per i loro loschi affari.

2 commenti:

arlette ha detto...

Si, gli adulti rubano l'infanzia ogni giorno ai bambini, sempre di più. Proprio oggi ho letto di un'organizzazione che arrivava addirittura ad amputare gli arti dei bimbi rapiti, in modo da suscitare più compassione nei passanti ai quali erano costretti a chiedere l'elemosina..non ci sono parole, ogni giorno nuove scoperte, al di là di ogni possibile e terribile immaginazione.

paolo ha detto...

Quando inorridiamo per le atrocità nei confronti degli animali, non dovremmo mai dimenticare quelle ancora peggiori che si compiono ogni giorno sui bambini.
Circa i piccoli rapiti, si potrebbe anche assurdamente pensare che quelli che tagliano le braccia sono migliori di quelli che ne vendono gli organi, ma poi si sa che chi non ha scrupoli taglia braccia e vende organi idifferentemente, dipende da quello che rende di più volta per volta....