venerdì 23 aprile 2010

Piccoli orfani



Portando a spasso il cane sul solito campo incolto, l'ho visto scattare all'improvviso e davanti a lui guizzare all'impazzata un coniglietto selvatico, entrambi veloci come alle corse dei levrieri dietro la sagoma di lepre.
Mi ha fatto tornare in mente che due anni fa il mio cane aveva fiutato e trovato, nell'erba dello stesso prato, una piccola buca con dentro sette coniglietti appena nati. Ho portato via il cane perché non li addentasse, anche se li aveva già smossi e spostati. Il giorno dopo ho guardato e ce n'era uno morto, e il giorno seguente un altro ancora, segno che la madre non li allattava più, forse perché erano stati toccati.
Allora ho messo in un sacchetto i cinque superstiti e li ho portati a casa, messi in una scatola e poi, pazientemente, giorno dopo giorno, li ho "allattati" con una pipetta. Appena cresciuti un pò, li ho anche nutriti col trifoglio. Sembravano ormai fuori pericolo, ma poi feci l'errore di sciogliere nel latte un pò di biscotto, e questa "pappa" risultò letale, i piccoli morirono tutti nel giro di due giorni.
Mi dispiacque molto, e mi pentii di averli raccolti: forse se li avessi lasciati al loro posto qualcuno si sarebbe salvato, perché mamma coniglia sarebbe tornata, oppure la natura avrebbe fatto la prevista selezione e salvato il più forte.

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