mercoledì 10 marzo 2010
Orso e toro
Giusto dieci anni fa ero a Chicago per lavoro e il Nasdaq toccò il picco dei 5000 punti: fu la massima espansione della bolla tecnologica, che poi iniziò a sgonfiarsi rapidamente fino a scoppiare rovinosamente. Avevo in portafoglio dei titoli, tra cui il famigerato Tiscali, che già una settimana dopo, al mio rientro, avevano perso parecchio, ma che per la solita imperizia dei piccoli azionisti - " nervi saldi, basta aspettare che risalgono.." - non ho venduto, nè subito nè dopo, sempre aspettando una illusoria rivincita del toro.
Beh, dopo un decennio sono ancora qui a leccarmi le ferite dell'orso, molti titoli sono diventati carta straccia e me li hanno buttati nel cestino, altri agonizzano e hanno perso fino al 90% del valore iniziale. L'economia non promette migliorie a breve e le mie perdite virtuali hanno sempre più la tendenza a diventare reali.
" Ti sta bene" "Te l'avevo detto" "Meglio un uovo oggi" ... Tutte frasi che mi sento ripetere da tempo, ma, come suol dirsi, del senno di poi son piene le fosse...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento