giovedì 14 ottobre 2010

Vigilia


Giorni fa ho visto in TV il film "1 su 2", con Fabio Volo che aspetta l'esito di una biopsia, per conoscere se deve operarsi per un tumore cerebrale o no.
Guardandolo, ho rivissuto una simile angosciosa esperienza di qualche anno fa, anzi peggiore perché io ero un passo avanti, cioè alla vigilia dell'intervento per scoprire che cavolo avevo nella testa che mi aveva mandato in corto circuito tutto l'impianto elettrico.
Ho scritto fino a tardi quella notte quello che probabilmente era il mio saluto alla vita, e tra le altre cose ci sono questi versi, non certo allegri, ma ne avevo ben donde.... (Poi, per fortuna, la mela non era bacata...)

Non vedo chiare lettere:
un verde di promosso
un rosso di bocciato
su questa oscura pagina.
Sotto l’ambigua maschera
di tecniche parole
dalle greche radici
e gli sguardi sfuggenti
dei camici sapienti
cerco la mia risposta
di fronte al cieco bivio,
e un chiaro segnalibro
ancora tra le pagine
del mio domani incerto.
Ma la sentenza è scritta
nel plico sigillato
di pieghe cerebrali
e una notte d’attesa
divide la mia ansia
dal taglio dell’anguria.
Un ponte di nebbia
verso una sponda ignota
queste ore nel buio
prima del lungo sonno
e l’affondo del bisturi.
S’affollano i pensieri
senza una via d’uscita:
forse domani il varco
aperto troveranno
per volare più in alto,
insieme alla zanzara
a cui regalo un primo
notturno contributo
prima che arrivi l’alba
a suggermi le vene.

1 commento:

Anonimo ha detto...

che esperienza.....meno male che non era bacata....Patry