mercoledì 27 ottobre 2010
Una vita di corsa
Ho speso mille giorni
e più di mille miglia
seguendo il desiderio
di respirare a fondo
le brezze e le folate,
le nebbie ed i profumi
di monti e di vallate,
sequenza di falcate
su strade e su sentieri
di mille campi e case,
composto marciatore,
compasso delle gambe,
bloccando anche il ginocchio,
tallone e poi la punta,
bacino altalenante,
stantuffo delle braccia,
oppure sempre in corsa
col ritmo del respiro,
le gocce di sudore
colate nella pioggia,
bruciate insieme al sole,
e i tacchi consumati
su asfalti e su brughiere,
in terre anche lontane,
stancanti maratone,
migliaia di partenti
in gara con se stessi,
un occhio alle lancette
per vincere al traguardo
del tempo personale.
E infine solo un sorso
di bibita al ristoro,
oppure una medaglia,
un nastro o un attestato
da aggiungere ai ricordi
del mio perenne andare
sui duri saliscendi
e i prati della vita.
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