lunedì 14 settembre 2009
Maxiuccelli
Faccio di prima mattina un altro breve volo pindarico, prima che il vortice della quotidianità sciolga la cera delle mie ali e mi ributti a terra.
Una rapida riflessione sulle cavalcature alate : l'ippogrifo ariosteo era un volatile puramente fantastico, perchè una diversa evoluzione non avrebbe mai potuto dar le ali ad un animale così pesante e poco aerodinamico, men che meno rendere oggetti volanti le scope degli harrypotteri moderni, però sarebbe stato possibile, come sono cresciuti certi rettili fino alle dimensioni dei dinosauri, che ingrandissero a dismisura certi volatili e giungessero ai giorni nostri senza essere spazzati via da qualche cataclisma.
Voglio dire: guardiamo cosa ha voluto dire per l'uomo poter domare e cavalcare i cavalli, dall'antichità fino alla nostra epoca. Se avessimo oggigiorno uccelli grandi abbastanza ( non fraintendiamo..), addomesticabili come i cavalli, da poter tenere nella stalla o nel box ed inforcare all'occorrenza per gli spostamenti ( ad es. anatre per i pendolari, aquile per il trasporto pesante, cigni come vetture di lusso, falchi per le corse sportive ecc.), quanto tempo, traffico stradale, carburante, noia e stress potremmo risparmiare alle nostre giornate di autisti forzati..
Ma è anche probabile, se fossero cresciuti a dismisura, che dinosauri e uccelli avrebbero fatto a gara per divorarsi le prime scimmie che cominciavano ad alzarsi in piedi per dar vita all'homo erectus, quindi forse è meglio che quella meteorite sia caduta sulla terra 60 milioni di anni fa...
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