lunedì 14 dicembre 2009

La mia realtà


La tecnologia corre così veloce che faccio fatica a seguirla. Prima c'era solo la realtà virtuale ( ad esempio un videogioco), una realtà simulata, chiamiamola "immersiva", dove decidevi di entrare quando volevi evadere un po', ora c'è la realtà aumentata, che al contrario porta la realtà virtuale in una scena reale, sempre tramite un device elettronico. Così ad es. se guardi una mappa stradale, un catalogo o un libro al computer, partono video, audio e animazioni 3D con le quali puoi interagire e che ti danno un sacco di informazioni aggiuntive su quello che stai cercando, in maniera però, a mio parere, molto più "intrusiva", perchè non sei più tu a volertici calare, ma ci vieni trascinato anche controvoglia, secondo i meccanismi mediatici che il marketing impone, come correre sulle montagne russe e non poter più scendere.
Per un giovane potrà anche esser divertente, ma per me, che ho il poco agile abito mentale della generazione precedente, la realtà vera, quella concreta e tangibile, quella che conta, è ancora la realtà che vivo in quel momento, quella che mi sta intorno e mi coinvolge quando tutti i dispositivi tecnologici, cellulari, computer, TV, palmari ecc. sono spenti. Se decido di aumentarmi la realtà e l'orizzonte, utilizzo i miei cinque sensi per andare in montagna, guardare il panorama, respirare aria fine, ascoltare musica in cuffia mangiando un bel panino e tenere per mano una persona cara...

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