venerdì 18 dicembre 2009

Vedere la luce


In un romanzo che sto leggendo, e che si svolge in Cina, il protagonista narra una sua esperienza fatta assumendo oppiacei, e la descrizione di questi effetti voglio riportarla qui integralmente perchè mi ha colpito non poco :

"Mi sentivo come una dinamo umana. Far l'amore per oltre due ore con il controllo completo del mio orgasmo. Potevo chiaramente sentire l'energia sessuale che cresceva nelle mie budella e si spargeva su e attraverso tutto il mio corpo. Potevo andare avanti tutta la notte, forse tutta la vita, questo sentivo. Lei avrà avuto almeno 20 orgasmi. Eravamo entrambi deliranti nell' amore o persi in qualsiasi cosa fosse. Quando alla fine ho deciso di venire è stato come un'esplosione di luce".

Che le droghe consentissero prestazioni del genere, e che addirittura facessero al culmine vedere lampi di luce, anche se si sta al buio, mi era del tutto sconosciuto.
Inoltre mi sono chiesto se non avessi sempre avuto un'errata cognizione circa l'effetto abbioccante, anzichè superstimolante, degli stupefacenti, donde il pensiero " Ma guarda cosa mi sono perso..." unito al rammarico di essere ormai fuori tempo massimo per simili esperienze estatiche, in quanto verosimilmente neanche una dose da cavallo mi potrebbe più consentire di durare un'intera notte e di vedere alla fine i fuochi artificiali... Al massimo un quarto d'ora, e per vedere la luce dovrei accendere l'abat-jour....

2 commenti:

Unknown ha detto...

Fuori tempo massimo?Pare che la cannabis allevi i dolori reumatici,si può sempre preovare...

paolo ha detto...

Perchè vuoi infierire su quelli che hanno passato gli "anta" (non i quaranta, tre decadi avanti...) ?
Stavo fantasticando ebrezze, e mi hai riportato a terra con i reumatismi, che tra l'altro è l'unico malanno che ancora non ho...