martedì 8 dicembre 2009

Shoppinite acuta


Oggi sono stato anch'io vittima della sindrome del regalo natalizio.
Come tanti esseri colpiti da questa dilagante epidemia, mi sono alzato in preda ad una specie di inspiegabile ansia, come se avessi sognato i numeri vincenti del superenalotto e dovessi correre a giocarli prima che fosse troppo tardi, mi sono vestito come un automa in tenuta da shopping-fan in crisi di astinenza, ho trascinato una moglie riluttante in macchina e mi sono accodato al flusso ininterrotto di auto che, come tanti topolini dietro il pifferaio, si gettavano nel vortice della grande metropoli con le sue luminarie, i suoi pacchi infiocchettati, le sue mirabolanti offerte imperdibili del prendi due e paghi tre.
Giunto nel gorgo della ressa di invasati presi dalla stessa frenesia, in un momento di lucidità ho chiesto "Ma abbiamo un'idea di cosa comprare?" La risposta è stata drammaticamente negativa. Donde l'idea folgorante che sembrava mai avuta prima e partorita da due menti superdotate , consistente in una domanda al rispettivo consorte e successiva telefonata a figli e parenti stretti: "Tu di cosa hai bisogno ?" "Bene, allora quest'anno si fanno solo regali utili, cose necessarie e senz'altro gradite, senza rischio d'errore. Poi a casa si fanno tanti bei pacchetti, ricicliamo anche i fiocchi dell'anno scorso e i bigliettini avanzati, poi il giorno di Natale ce li scambiamo e tutti fanno "Ooohhh, che bello, grazie !, mi serviva davvero!!". In pratica proprio come l'anno precedente...
Così, improvvisamente guariti dalla febbre dell'acquisto compulsivo, siamo tornati soddisfatti a casa...

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