sabato 26 dicembre 2009

Natale che fu


Mi sono svegliato in piena notte perchè ho sentito abbaiare il cane, ho aperto la porta della camera e sul pianerottolo, difronte alla camera dei ragazzi, c'era come una pedana, forse una rete di letto, con sopra uno stupendo presepe perfettanente montato e illuminato, con rocce, capanne e statuine che non ricordavo di aver visto sul nostro vecchio presepe inscatolato da anni in cantina. Sono rimasto a bocca aperta a chiedermi da dove venisse e chi avesse montato tutto quel bel plastico in quelle poche ore notturne, quando ho visto un chiarore intermittente venire dal pianterreno. Sono sceso di sotto e in sala c'era un magnifico albero di Natale, sfavillante di luci e di addobbi.
Ancor più meravigliato, mi sono chiesto chi mai e perchè avesse pensato ad un regalo del genere e a fare questa sorpresa, lavorando evidentemente durante la notte. Piuttosto scettico sulla probabilità che fosse uno dei figli, da tempo ormai non più disposti a continuare per Natale, a parte i regali, questi riti e queste suggestive tradizioni, ho pensato che l'unica artefice potesse essere mia moglie, per un improvviso nostalgico revival delle antiche atmosfere natalizie.
Sono salito nuovamente di corsa in camera per vedere se lei fingesse di dormire, l'ho chiamata e l'ho scossa, ma era realmente addormentata. Allora sono entrato pian piano nella camera dei ragazzi, mi sono avvicinato e ho visto, con uno stupore indicibile e un tuffo al cuore, come in una visione, i due lettini affiancati che usavamo tanti anni fa quand'erano piccoli, e sopra i cuscini le teste bionde addormentate dei miei due bambini, proprio com'erano trent'anni fa.
In quel momento preciso ho capito che stavo sognando e mi sono svegliato realmente.

2 commenti:

arlette ha detto...

Dopo il tuo post di auguri per tua moglie (splendidamente e romanticamente pieno d'amore) questo è indubbiamente il post più toccante e struggente di questo Natale 2009...mi ha commossa e aggiunge spessore alla mia consapevolezza , sviluppata in questi giorni di festa, di quanto tutto sia fuggevole. Ho ricevuto una notizia molto triste per una persona che mi è molto cara e ora mi vengono in mente i versi cantati da Elisa "stringiamoci più forte..."...Ecco il vero senso del Natale...

paolo ha detto...

Grazie per i tuoi commenti sempre così veri e sinceri e il feeling che mi trasmettono le tue belle parole.
E' vero che tutto cambia e tutto fugge, ma non bisognerebbe avere rimpianti e guardarsi indietro come invece faccio io che, a differenza tua, la vita l'ho quasi tutta alle spalle...
Prendendo un'immagine dalla bella canzone di Elisa che citi, vorrei
essere ancora capace di volare su ali di carta e sentire il vento che soffia senza nascondermi se mi fa spostare.....