domenica 11 luglio 2010

Dedica di Domenica


Mi è già capitato di dovermi far perdonare da un’amica, per qualche bisticcio ed attrito causato dalle mie infelici battute, con il regalo di una poesia, l’unica cosa che mi posso permettere e che so fare. Oggi è il turno di un’altra vittima delle mie impertinenze, che lascio riconoscere dagli amici più stretti….


Ho cercato nel cielo
tra migliaia di stelle
la mia orsa minore,
senza mai riconoscere
l’una più evanescente.
Ho seguito parole
come sugheri a galla
snocciolati a segnare
le tue reti sommerse
di inquietudini accese.
Ho sentito la voce
di strumenti in crescendo,
e seguito indirizzi
di messaggi volati
dal tuo aliante leggero.
Ho letto il tuo sentirti
dolcemente in amore,
e ascoltato i racconti
dedicati a presenze
affioranti per te.
Ho inspirato il profumo
della tua sigaretta
attraverso spirali
disegnate sul web.
Ho rapito un’immagine
per aprire il sipario
dei tuoi biondi capelli,
per guardarti negli occhi,
per rubarti un pensiero.
Ma quel gesto ho pagato
come garza strappata,
la tua iride bolla
per incanto scoppiata.
Sul mio piatto soltanto
il sapore pungente
delle mandorle amare,
e teredini lente
a scavare di nuovo
il mio logoro scafo.

2 commenti:

Patry ha detto...

se tutte le impertinenze fossero poesie così saremo tutti contenti di queste impertinenze....bellissima poesia ho già letto su fb....e non penso si offenderà nel leggere questa poesia la nostra amica ne sarà felicissima....buona domenica Paolo

paolo ha detto...

Gliela dovevo perché dimenticasse una marachella del passato. Ora che con questo omaggio mi sono fatto perdonare, posso riprendere a farle i dispetti....