venerdì 5 novembre 2010

La merla e il corvo


C'era una merla che girava ogni mattino di ramo in ramo, modulando e solfeggiando melodiosi gorgheggi e soavi trilli. Un vecchio corvo nero, affascinato dalla sua grazia e dal suo canto, la seguiva ogni giorno cercando di imitarla, ma in realtà il suo "KRA-KRA" era fastidioso e irritante.
La merla cercò gentilmente di educare il corvo ad emettere suoni meno sgraziati, imitando il suo verso in maniera più armoniosa e invitandolo a ripeterlo. Il corvo a volte assecondava la merla e addolciva il suo verso, ma spesso, per dispetto o per scherzo, emetteva dei suoni molto simili alle parolacce degli umani. La merla li ripeteva per correggerlo, ma se capitava nei pressi il merlo maschio, sentendo quei versacci la sgridava aspramente, e se la sentivano le amiche merle, la evitavano giudicandola un'uccellaccia poco seria.
La merla disse al corvo che se non avesse smesso di fare l'impertinente con quei versi volgari l'avrebbe allontanato per sempre. Il corvo ubbidì e per un pò si comportò bene e aveva perfino imparato a imitare qualche canto melodioso della merla, ma un giorno, istigato da altri corvi in vena di fare una chiassata col loro gracchiare, si mise a fare uno schiamazzo di Kra-Kra sguaiati e fracassoni proprio sopra il nido della merla, che oltretutto i suoi amici corvi lordarono pure, prendendolo di mira con una gara di cacche.
La merla, infuriata e offesa, volò addosso al vecchio corvo e lo beccò ripetutamente in testa, spennandolo completamente.
Il corvo, scornato e ridicolizzato di fronte agli altri corvi, se ne volò via lontano con un cicalecchio lamentoso e da quel giorno non si azzardò più ad avvicinare la merla...

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