mercoledì 6 gennaio 2010
Orecchie d'asino
Un mio amico d'infanzia, ritrovato su Facebook, mi ha mandato una vecchia foto di classe delle elementari ( parliamo del lontano 1950..) con segnati (oggi si direbbe 'taggati') i nomi dei compagni che lui si ricorda. Io non ne ricordavo quasi nessuno, ma combinazione rammento bene proprio uno dei due che invece lui ha omesso.
Si chiamava Venturini e lo ricordo bene perchè era una vera teppa. Un giorno era perfino venuto in classe con un mattone che mi voleva tirare per una questione di "donne" (o bambine..) La maestra lo puniva così spesso che penso abbia passato alle elementari più tempo dietro la lavagna che sul banco.
Ora le lavagne non sono più come una volta, sono attaccate al muro e spesso non sono neanche più fatte di lavagna. Addirittura alcune scuole pilota stanno adottando dei grandi schermi 'touch-screen', cioè lavagne interattive collegate ad internet per gli accessi multimediali. Siamo cioè a secoli di distanza dalle lavagne che ricordo io.
Mi chiedo dove la maestra manderebbe oggigiorno Venturini a scontare le sue punizioni...Forse, come nei videogiochi, verrebbe espulso dalla classe, ma la sua immagine virtuale resterebbe in un angolo dello schermo, nel riquadro dei 'cattivi', accanto a quello dei 'somari', con un count-down che segni il tempo residuo di permanenza in punizione..
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento