domenica 7 febbraio 2010

Da un hertz ai gigahertz



Sono stato, anni fa, tra i primi ad appassionarsi alla computergrafica, con gli antidiluviani computerini di allora, e ho riempito di immagini centinaia di dischetti che ora giacciono da qualche parte in cantina. A quel tempo partecipai un paio di volte al BIT, il festival internazionale della Computer Art. Ho ripescato un catalogo dove sono pubblicati due miei lavori, di cui allego qui sopra le foto, più che altro per evidenziare quale abisso di prestazioni ci sia tra le apparecchiature di allora e le potenti stazioni grafiche attuali.
Si può infatti notare, nella descrizione tecnica accanto alle foto, come a quel tempo(siamo nel 1994), il mio Amiga 4000, che pure all'epoca era considerato al top per creare e sviluppare immagini tridimensionali, abbia impiegato tra le 21 e le 23 ore, praticamente una giornata, per il rendering delle due scene. Oggigiorno le stesse immagini si realizzano in pochi minuti, o addirittura in pochi secondi con le potenti macchine che usa il cinema per i suoi personaggi digitali.
E' stata maggiormente questa la ragione per cui, a malincuore, abbandonai questo hobby, in quanto a livello amatoriale non ero più in grado di star dietro, soprattutto economicamente, alla continua e rapida evoluzione tecnologica.

(Il tema, come anche sottolineano i versetti con i quali ho commentato le due immagini, è quello della sopraffazione: se non stai attento, c'è sempre qualcuno pronto a fregarti...)

2 commenti:

arlette ha detto...

Anche se credo di aver perso una diottria per leggere i tuoi versetti sul mio portatile, penso che ne valesse la pena: molto belli (e anche la grafica non mi sembra affatto male, a parte il tempo per realizzarli!)

paolo ha detto...

Te li ho ingranditi, sarebbe un peccato rovinarti gli occhi per così poco....