
Oggi stavo per scrivere il mio solito pensierino, non dico profondo, ma almeno non banale, su questo blog. Poi ho letto un articolo che parla della fisica delle astroparticelle e dello studio dell'antimateria nei raggi cosmici, e mi sono sentito anch'io una particella infinitesimale, così insignificante e così infinitamente limitata che non vale la pena di spremersi le meningi per capire qualcosa di cosa siamo, dove siamo e perchè siamo capitati in quest'angolo sperdutissimo di mondo.
Già c'eravamo resi conto di non essere al centro dell'universo, poi avevamo scoperto che neppure il nostro sole è al centro della galassia, poi che neanche la nostra galassia è unica, anzi nell'universo ce n'è una miliardata. Ora pare che la materia che finora ci è nota e di cui siamo fatti sia solo una briciola di tutta l'antimateria di cui è composto l'universo ignoto, un piccolo scarto sputato fuori dal Big Bang iniziale.
Insomma siamo una cacchetta d'uccello caduta dal cielo, roba da far annichilire anche la prosopopea dei più presuntuosi e vanagloriosi di questa terra, figurarsi me...
Spero che domani questo senso di nullità e di inutilità si attenui al punto da farmi dire "Ma chissenefrega, mi mangio un bel piatto di tagliatelle, mi bevo un bicchierozzo di vino e magari mi concedo un materialissimo piacere carnale, alla faccia dell'antimateria e delle antistelle!!"
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