martedì 26 gennaio 2010

Attenti al cane


L'amore per gli animali non dovrebbe causare una deformazione mentale fino al punto di commuoversi per le disgrazie delle bestie più che per quelle degli uomini, eppure questo succede a molti, me compreso.
Tempo fa ho letto la commovente storia del cane che aspettava da vent'anni alla stazione il ritorno del padrone ormai morto, e magari il giorno stesso non mi ha turbato più di tanto sapere del bambino che chiede sempre quando tornerà il papà deceduto in Afghanistan. Giorni fa mi sono commosso leggendo del cane Rocky che ha fatto 600 km. per tornare dal suo padrone, ma la notizia di un uomo morto di sete attraversando il deserto o la lettura dei soldati assiderati nella neve della ritirata di Russia suscita meno emozione al mio animo indurito.
Oggi leggo che in Cina finalmente c'è una proposta di legge per vietare di mangiare cani ed esulto, poi magari mi dimentico che nella stessa Cina ancora tanti uomini vengono mandati a morte per reati che da noi neppure ci sogniamo di condannare...

3 commenti:

arlette ha detto...

Come al solito non resisto e commento un post appena ho finito di leggerlo, sicuramente sbagliando, ma...E' perchè questa tua ammissione mi dà finalmente modo di chiedere PERCHE'? Perchè questo succede, perchè siete portati a sentire vicine le sofferenze di un animale e meno quelle di un essere umano? A me succedeva prima di avere figli e credo, analizzando la cosa razionalmente, che fosse per l'istinto materno che mi suscitava il prendermi cura di un cucciolo. Da quando sono nati i miei figli, però, è come se qualcosa fosse "tornato a posto", come se vedessi con più chiarezza le priorità. Con questo non voglio pretendere di essere nel giusto in modo assoluto, ma credo comunque che una vita umana venga prima di quella di un animale.Eppure tra i miei tanti conoscenti vedo sempre di più questo attaccamento quasi morboso verso gli animali, ovunque ti giri è tutto una lotta in difesa dei diritti degli animali...E le donne indiane costrette ad affittare l'utero sognando una vita dignitosa per i loro figli, e quelle del bangladesh sfregiate con l'acido perchè rifiutano l'uomo che dovrebbero sposare, e i bambini vittime di luridi pedofili...loro chi li difende? Non sono queste (insieme a tante altre) le prime lotte da portare avanti? Anch'io mi dispiaccio molto quando vedo molte delle crudeltà gratuite perpetrate a danno degli animali, ma l'immagine che in questi giorni mi ha veramente toccata dentro è stata quella bimba di haiti che stringe un orsetto bianco, di pelouche, appena donato dagli aiuti e la gioia nei suoi occhi, per quello che ad uno dei nostri bimbi sembra così poco e per lei era immenso...Come può valere di più una battaglia per salvare un paio di gattini?!?Scusami, ma non rieso proprio a capirlo...

paolo ha detto...

Brava Arlette! Mi hai giustamente bacchettato e per penitenza voglio subito condividere questa tua risposta esemplare su FB, in modo che sia letta da molti più amici di quelli che frequentano questo blog, e possano esserci anche altri disposti a commentare il tuo giudizio.

Unknown ha detto...

Mi è venuto in mente il padre di un compagno di Giovanni che si commuoveva se vedeva per strada un cane sofferente,poi faceva il camionista e si vantava di pestare chi gli faceva,secondo lui ,il minimo sgarro sulla sua strada.Il suo motto era "meglio gli animali degli uomini".