mercoledì 27 gennaio 2010
Io v/s Archimede
Sin dai tempi scolastici, c’è sempre stata tra me e i numeri, se non incomunicabilità totale, almeno una reciproca antipatia. Ma anche da grande ho sempre preferito affrontare le fatiche d’Ercole piuttosto che le tavole pitagoriche. Poi il destino mi ha fatto incontrare e scegliere un lavoro che, quanto più crescevano le responsabilità, tanto più aveva a che fare coi numeri, e una moglie che insegnava ed è tuttora sempre impegnata con la matematica.
Lei ogni tanto cerca di farmi apparire il suo lavoro meno ostico e la sua materia meno arida di quanto io la consideri, mostrandomi delle applicazioni di formule per lei attraenti o dei suoi lavori che dovrebbero aprirmi la mente sull’affascinante mondo dei numeri.
Aveva tentato di coinvolgermi coi numeri primi, mentre leggevo il vendutissimo romanzo che li cita nel titolo, ma senza troppo successo. Ora l’ultimo suo tentativo, conoscendo la mia propensione per le parole, o per i versi, è stato quello di propormi un compitino legato alle cifre del pi-greco, con riferimento alla giornata di questo famoso 3,14 ( il Pi-Day 2010 ), che si celebra il prossimo 14 Marzo ( 3.14 nella lettura anglosassone) e ai concorsi scolastici legati a questa data.
Il lavoro consiste nel formare una frase o una terzina con una serie di parole che rispettino, nel numero di lettere, le prime cifre della sequenza del pi-greco, massimo fino alla 50a. Per la cronaca, queste 50 cifre (non si dice numeri!)sono :
3,14159 26535 89793 23846 26433 83279 50288 41971 69399 37510
Per fare un esempio, una frase costruita tempo fa, con molta retorica, sulle prime 19 cifre è la seguente:
Ave o Roma o madre gagliarda di latine virtù che tanto luminoso splendore prodiga spargesti con la tua saggezza
Il concorso indica anche delle parole chiave che bisogna cercare di inserire, (se non tutte, almeno una) nel corpo della frase creata, ma per non scoraggiarmi in partenza il mio compito lascia facoltativa questa regola.
Sembra un po’ un passatempo da Settimana Enigmistica, però ci sto provando, e se qualcun altro si vuole divertire nell’esercizio, o suggerirmi un incipit che mi dia spunto per andare avanti, ben venga.
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8 commenti:
Rischio di prolungare all'infinito la mia pausa pranzo provando a giocare con le cifre (adoro giocare a scarabeo e al paroliere!), ma devo chiederti se si può usare la punteggiatura per dare più senso alla frase: è valido? Attento perchè rischi di essere sommerso da frasi insulse nei prossimi giorni!!
mmm stasera proverò.. TERESA
Grazie, sapevo di poter contare sulle mie fedeli lettrici!
Arlette: la punteggiatura, e gli accenti, sono validi. Naturalmente non occorre fare una frase di 50 parole, però più è lunga meglio è. Ancora meglio se si riesce ad inserire nel testo una di queste parole: "tondo,scuole,scienza,Pitagora,geometria", ma questo vale per gli studenti che partecipano al concorso (a meno che non vogliate partecipare come studentesse ripetenti...)
Premetto che mi rifiuto a priori di utilizzare parole che trattano argomenti matematici: la mia mente da rimandata in questa materia si rifiuta di formulare frasi al riguardo! Trovo abbastanza carina questa, anche se breve: "Con l'amor è tanto misurarsi, ma ancora forse non avere superbia: pretender potendo regalarsi" o anche "Con l'atto e senza coscienza si creano tanti stupendi arabeschi inutili"...poi c'è questa un pò d'altri tempi :"Per i mari e oltre sognasti la sirena amata con ardor; tornasti intrepido: neppure misurarti con la tua indomita pena poteva il timido cuore suo" o questa: "Odi e pene i vacui tentativi di potere amare lui senza toccarlo; misurarsi, seppure osannando, con il suo turbinio vano: troppi SE volano, noi mai" oppure l'ultima, più attuale ed unica in tema scolastico: "Con l'otto e mezzo, pensando di sapere tutto, non sarai osannato: misurarsi cercando migliorie per te può aiutarti!". Esaminandole notavo che in tutte o quasi ci sono "misurazioni": da qui si evince il mio pessimo rapporto con la mia "altezza"!! Critica pure (con un pò di pietà, in fondo mi sono prestata al gioco) e tieni presente che ho faticato parecchio: è molto più difficile di quanto sembri!!
Grandiosa! Ma sei una poetessa, oltre che pittrice! Sono tutte belle, specie le più "liriche".
Non oso rubartele, sono solo tue, io vado avanti a rimuginare sull'unica stentata e imperfetta che ho finora partorito e che non riesco ad aggiustare (però sono un po' giustificato dall'averci voluto inserire tre delle parole obbligate del concorso...)
Brava Arlette!
Ehm, Arlette ha sbagliato ( e Paolo l'ha galantemente "bacchettata" in privato!) ben tre frasi (eh eh una ti è sfuggita!!...o sei troppo buono e non volevi infierire!). Comunque per la terza frase ho sostituito "sognasti" con "agognasti" e funziona, mentre per la quinta non ho soluzione e (purtroppo!!) è sbagliato il finale della quarta...Come vedi non son brava con i numeri (e sono anche così pigra da non aver voglia di ricontrollare...). Ora sono combattuta tra il nervoso per gli errori e la voglia di migliorarmi...vedremo!!
Mi sono esercitato anch'io:
nell'ultima frase è errato PENSANDO e ho messo COSCIENTE (9 lettere), poi è errato CERCANDO e ho messo INUTILI (7 lettere) cambiando tutto in .."aspettare inutili votazioni per te può soltanto fare peggio".
Nella quarta, al posto di NOI,errato, ho cambiato tutta la frase dopo osannando, "con la sua perfetta RETE ornata di numeri pari per più conteggi" (così è più attinente al tema matematico..)
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